Hugo Giammusso, artista, pittore

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Amico del grande Artioli e conterraneo di Guttuso col quale ebbe una breve frequentazione giovanile, il Maestro Hugo Giammusso lavoro’ per molto tempo al “Borghese” e ai giornali satirici “Marc’Aurelio”, “il Travaso”, “L’Elefante”, “il Cantachiaro”. Gli furono commissionate dal CONI le immagini di copertina del libro ufficiale di presentazione della XVII Olimpiade, quella di Roma, nel 1960. Anche il manifesto della “Mostra d’Oltremare” resta tra i suoi disegni piu’ belli ed e’ conservato nell’archivio storico della Mostra.
Alcuni acquerelli sono andati distrutti in un incendio. Molte opere sono state vendute negli anni ’70 a prezzi medio-alti per l’epoca. Resosi famoso per il suo bel tratto venne contattato anche da primarie aziende commerciali e presto’ la sua opera per uno dei manifesti piu’ riusciti della “Cirio”, il famoso “Arlecchino” che come molti ultracinquantenni ricorderanno, ricopriva ampi spazi pubblicitari al centro di Roma e delle principali citta’ italiane dal 1964. Lavoro’ per molti giornali, anche quotidiani saltuariamente, ” il Messaggero”, “il Tempo”, ecc. Ma la sua passione rimaneva sempre la pittura, essendosi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma. Di carattere schivo e ombroso, data la sua perfetta conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata, venne impiegato durante la guerra, dopo il 1943, come ufficiale di collegamento con le truppe alleate che avanzavano su Roma, svolgendo incarichi pericolosi, senza mai pensare al rischio notevole delle rappresaglie tedesche. Dopo l’opera non troppo copiosa lasciata, in parte venduta, in parte persa in incidenti occasionali, cio’ che rimane oggi e’ una serie di disegni a carboncino, poche e bellissime tele, olii, acquerelli, fino al periodo “naìf”, quando la malattia che poi lo condusse a morte, aveva cominciato a tormentarlo. Nella colonna di destra vi sono i link ad alcune delle pochissime opere salvate della sua produzione poco prolifica che duro’ comunque un arco di circa 40 anni.
Un uomo, un gentleman, un ufficiale, un artista, un umorista di alto profilo.
Un’altra delle sue passioni era il pugilato per il quale trascurava anche il disegno a volte.
Era un peso massimo di valore con i suoi 92 kg x 185cm di altezza. Eppure le sue mani cosi’ grandi e forti, riuscivano ad avere anche una grandissima delicatezza e sensibilita’.
Il blog nasce per riproporre l’opera del grande maestro Hugo Giammusso. Non ebbe mai “promozioni speciali” ne’ fece molte mostre (quattro) nella sua vita. Essenzialmente la sua arte si espresse in due distinti periodi, il primo che va dal 1928 al 1955, il secondo dal 1956 al 1975. Gia’ dal 1965 si manifestarono i primi sintomi della malattia che lo condurra’ a morte nel 1977 e questo cambiamento fisico e psicologico si avverte chiaramente nelle sue ultime opere. Ha dipinto molto poco, distratto dal suo lavoro quotidiano di giornalista-vignettista. Per questo motivo, a parte alcune sue tele e disegni che fanno parte di collezioni private, rimangono soltanto una quindicina di dipinti su tela e una ventina di disegni su carta. C’e’ un unico “autoritratto” e altri quadri “dedicati” che attualmente non sono in vendita.
Pittore, vignettista del Borghese Marc’Aurelio, L’elefante, il Travaso, il Messaggero, ecc nato nel 1908 a Caltanissetta, morto a Roma nel 1977 le sue passioni architettura, disegno, pittura, caricature, giornalismo, sua moglie Marcella e i suoi cani e gatti, molti dei quali raffigurati nei suoi quadri

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